Le conseguenze dello stress prolungato è un fenomeno al quale si è quotidianamente sottoposti. Basta guardare cosa accade nel corso di un giorno normale. La temperatura ambiente troppo elevata o troppo bassa, una “fame da lupi” che attanaglia lo stomaco, un rumore stridente, le richieste troppo numerose del vostro capo, qualche minuto di ritardo, una spesa imprevista.Tutte costrizioni capaci di stressare, quindi le conseguenze dello stress prolungato sono a volte inevitabili. Tutti gli stimoli che percepite come una minaccia all’equilibrio fisico o psichico diventano fattori di stress. Questi agenti stressanti sono talvolta così numerosi e così vari che è quasi impossibile sfuggir loro. Tuttavia, questo non è obbligatoriamente negativo. Una certa dose di stress è infatti necessaria alla sopravvivenza e all’evoluzione delle specie: uno stress moderato spinge a superare i propri limiti. In questi casi gli esercizi di gestione dello stress non ti servono particolarmente ma ..(senza potresti perdere e non vincere.) Conseguenze stress prolungato per alcuni non è un danno
Conseguenze stress prolungato per alcuni non è un danno
Per giunta, in buone condizioni, uno stress anche intenso può stimolare lo sviluppo, sia fisico che psichico. A volte, messe di fronte a situazioni di stress eccessivo molte persone danno il meglio di se stesse. Ciò non toglie che lo stress può anche (e capita fin troppo spesso) avere delle ripercussioni negative. Un corpo frequentemente teso avverte sempre maggiori difficoltà a rilassarsi. S’insediano così delle tensioni croniche, la circolazione sanguigna viene ostacolata, i muscoli, i tendini, le articolazioni e la colonna vertebrale ne soffrono. Compaiono dei fenomeni di usura, poi i dolori, sempre più fastidiosi. Presto o tardi gli organi interni finiscono per essere danneggiati e la salute s’indebolisce. Per mantenervi in buona salute – e dunque vivere più a lungo – una buona gestione dello stress si rivela quindi una chiave essenziale. E nell’imparare a far questo, bisogna innanzitutto comprendere ciò che differenzia lo stress buono da quello cattivo.
“Colui che si lascia spezzare interiormente dalla spossatezza non arriva certamente al successo. Ma colui che la fatica può solo incurvare e in cui essa genera la forza di reagire, costui arriverà sicuramente alla luce con il tempo.” (Yi King, Le livre des Transformations, Librairie de Médicis, Paris, 1973, p. 216-217.
Le conseguenze stress prolungato in tutti i suoi stadi: anche senza stressarti.
Per capire bene la differenza fra stress positivo e stress negativo, vediamo più da vicino quello che accade nel corpo quando si è stressati. Questo processo biochimico complesso si svolge in 3 fasi principali. Come spiegano F. Boucher e A. Binette in Bien vivre e stress,. “al momento della prima esposizione all’agente stressante, l’organismo è messo immediatamente in stato d’allerta da un insieme di cambiamenti biochimici il cui scopo è quello di permettere la fuga o la lotta e, eventualmente, di ristabilire l’equilibrio interno. Contemporaneamente, la resistenza del corpo diminuisce e, se l’agente stressante è troppo intenso, si può verificare la morte.” È la fase d’allarme. L’intensità della reazione organica è certamente in funzione del pericolo che avvertite. Uno stress leggero provocherà delle reazioni biochimiche benigne. In una situazione di pericolo immediato, invece, tutto il corpo entrerà in un intenso stato di attività.
Stress e menopausa
È interessante vedere che i sintomi della menopausa, nella maggior parte delle donne, durano da qualche mese a due anni, poco più a lungo, anche senza estrogeni. Quando date loro degli estrogeni, questi sintomi se ne vanno immediatamente. Potete ridurre sempre più la dose: le donne si adatteranno a dei livelli di estrogeno più bassi nel sangue e non avranno sintomi ricorrenti. Ciononostante, 5 o 10 anni più tardi, se esse non prendono più estrogeni e stanno vivendo un forte stress, o se sviluppano un ‘infezione o subiscono un altro stress organico o psicologico, possono riscontrare un ritorno dei sintomi della menopausa. Di conseguenza il fenomeno è davvero in un certo senso, legato allo stress anche se, fondamentalmente, si tratta di una ragione molto organica – ossia la caduta del tasso di estrogeni nel sangue.” (Sex Over Forty. ottobre 1995, Voi.XIV, n° 5).
Stress e sistema nervoso.
Tutto indica infatti che lo stress colpisce i neuroni. Recentemente Philippe Landfield, un farmacologo americano, ha potuto fornire la prima prova sperimentale del fatto che lo stress scatena una degenerazione, cioè una distruzione, dei neuroni. Secondo questo ricercatore, il cortisone – il principale ormone dello stress associato allo stress cronico – sarebbe direttamente implicato nell’invecchiamento del cervello.
Riferimenti bibliografici: Bader,Jean-Michel, “Le stress met !es neurones à mort”, in Scierices et vie, n° 889, Ottobre 1991 Boucher, F. e Binette, A., Bien vivre le stress, Editions de Mortagne, Montréal Yi Ring, Le livre des transformations, Llbrairie de Médicis, 1973, p. 216-217 “Tue Latest On Estrogen Therapy: An lnterview With Lila A. Wallis, M. D.”, Sex Over Forty, Ottobre 1995, Vol. XN, n° 5