Con questi esercizi risolvi il problema delle conseguenze stresss prolungato.
Usa Segui gli gli esercizi di gestione dello stress che ti affligge, che ti ammazza la mente, elimina la frustrazione dello stress.
Segui gli esercizi di gestione dello stress (anche senza troppo tempo) e vinci la tua battaglia.
Conseguenza dello stresss prolungato? No grazie.
Il 60% delle persone è nella tua stessa condizione (non è colpa tua) immagina se fra 10 giorni lo stress è diminuito del 50%!!
Come ti sentiresti senza le frustrazioni e le pene che porta lo stress? Meglio NO!
I grandi segreti per prevenire o neutralizzare lo stress.
Anche se vi è possibile eliminare gli effetti dello stress attraverso diverse tecniche, meglio comunque tentare di neutralizzare o di ridurre al massimo le cause di questo stress. I consigli che seguono vi aiuteranno.
Primo: accettate di essere stressati
Non bisogna mai adirarsi contro gli awenimenti se non li si può cambiare!
Davanti ad ogni situazione che dovete affrontare, consideratela e vedete sevale la pena di lottare”, disse un giorno Hans Selye, con un tono pieno di saggezza, al giornalista-editore Alain Stanké.
Hans Selye è certamente lo studioso cui si deve la scoperta dello stress. In particolare egli è l’autore del classico Stress sans détresse.
Ma anche per un uomo che conosceva tutti gli ingranaggi segreti dello stress, non era facile esorcizzare questo demone. “( … ) il dott. Selye, di cui ammiravo la calma, era un (molto) forte consumatore di erbe fitoterapiche. Io avevo le”, racconta Alain Stanké in Occasions de bonheur, (Editions internationales Alain Stanké, Montreal,1993).
Le conseguenze dello stresss prolungato di risolvono? Certo!
Questa constatazione aveva un po’ addolorato Alain Stanké che ammirava molto il dott. Selye.
Ma possiamo anche ricavarne una prima regola per aiutarvi a sbarazzarvi dello stress: non bisogna vergognarsi di essere stressati.
È un fenomeno assolutamente normale, per quanto saggi e sapienti si possa essere.
Sono le classiche conseguenze dello stresss prolungato.
Detto questo, non è necessario ricorrere all’arsenale chimico antistress, come faceva il dott. Selye.
In effetti il dott. Selye ha dato il via ad un’intera corrente di ricerca sul rilassamento.
A questa corrente appartiene in particolare il dott. Herbert Benson che ha sviluppato il concetto di “reazione di rilassamento” (“relaxation response”).
Questo specialista ha infatti studiato a fondo le diverse tecniche di rilassamento conosciute e, come molti altri, ha dimostrato che questo genere di tecniche può essere sufficiente a provocare la “reazione di rilassamento” contro lo stress.
Secondo: Imparate a scoprire in tempo lo stress negativo per evitare le conseguenze dello stresss prolungato
Per riuscirci dovete innanzitutto imparare a riconoscere uno stato di stress negativo fin dai primi sintomi altrimenti cadrete nelle conseguenze dello stresss prolungato.
Per far questo, osservate cosa succede in voi quando un pericolo immediato vi minaccia.
Istantaneamente il vostro cuore si mette a battere più rapidamente, le pupille si dilatano, i muscoli s’irrigidiscono, ecc.
Tutto il corpo si prepara per contrastare il pericolo, reale o immaginario, che vi minaccia.
Ma lo stress è talvolta più sottile.
Ad esempio, alcuni studi hanno dimostrato che, quando guardiamo un film di suspence, mettiamo in moto i nostri muscoli.
Queste tensioni sono quasi impercettibili, non v’impediscono di rimanere seduti sulla poltrona, ma sono sufficenti a fare la differenza tra uno stato di tensione e uno stato di rilassamento.
E non è tutto.
Come mostreranno gli esercizi che seguono, il pensiero – che è una vera e propria televisione interna – agisce allo stesso modo sullo stato del corpo.
Le conseguenze dello stress prolungato buttate nel cestino!!
Allora.’
Come vi sentite ora?
Sempre rilassati?
La vostra respirazione non si è modificata (meno ampiezza, ritmo più rapido)?
E le vostre mascelle?
La nuca?
La schiena?
Perché possiate prender coscienza del legame tra lo stato del corpo e i pensieri, vi proponiamo un altro esercizio.
E le conseguenze dello stress prolungato finiranno.
Come potete costatare, questo esercizio si rivela efficace per aiutarvi a rilassarvi.
Inoltre potete farlo più o meno dappertutto.
È sufficiente che vi troviate in una posizione comoda, che chiudiate gli occhi e riviviate – o ancora immaginiate – una scena tranquillizzante a vostra scelta.
Per non accumulare tensioni non possiamo dunque far altro che consigliarvi di impegnarvi in queste attività ricreative nella vita quotidiana.
D’altra parte, quando avete a disposizione il tempo necessario e il contesto si presta, perché non offrirvi un profondo relax?
Esistono molti metodi facili da mettere in pratica.
Lungo tutto questo libro, avviciniamo diverse tecniche il cui obiettivo principale è anche quello di farvi rilassare.
Cogliete al balzo anche la minima occasione per rilassarvi
Non avete mai tempo per meditare o rilassarvi?
Ma pensate a tutti quei momenti in banca, al telefono, ai semafori, dove non potete fare assolutamente nulla … se non aspettare.
Ora, questi momenti di non-azione sono spesso quelli in cui la pressione sanguigna e la produzione di adrenalina salgono di più.
In altri termini, sono momenti in cui il vostro metabolismo reagisce come se si preparasse ad assicurare un livello di attività eccezionale.
Ad esempio; sfrecciate, pensando a quell’idiota” che vi fa aspettare sulla linea bianca.
Imprecate contro quello “sconsiderato” che non ha visto il semaforo diventare verde.
Perché non consacrare piuttosto questi momenti d’arresto obbligati a dei piccoli esercizi di “decompressione” e di meditazione?
Ad esempio, gli stop e i semafori rossi sono eccellenti occasioni per ricordarvi che non serve a nulla correre, ma che l’essenziale è arrivare al momento giusto.
Le conseguenze dello stress prolungato risolte in piccoli tempi.
Perché allora non prendersi il tempo di “respirare”, nel vero senso della parola?.
Inspirate ed espirate, lentamente e profondamente Insomma, fate uno “stop” interiore!
Se di tanto in tanto, non metteste un freno alla soddisfazione dei desideri e degli impulsi, la vostra impazienza sarebbe illimitata.
In effetti, qualche momento di sosta in cui neutralizzate l’effervescenza mentale fa la differenza alla fine di una giornata.
Infatti, sommati insieme, questi brevi momenti di tregua costituiscono lunghi periodi di rilassamento.
E poi, a ben vedere, constaterete che praticare una tecnica di rilassamento o di meditazione non è poi così difficile!
In tal modo le conseguenze dello stress prolungato si accorciano.
Interpretate le situazioni in un modo nuovo
Sta tutto nell’interpretazione di ciò che vi succede, come ha constatato un mio amico quando si è fatto fermare per eccesso di velocità.
All’inizio pensò di “fare il cattivo”.
Ma realizzò subito che il poliziotto che l’aveva appena fermato e che voleva fargli la contravvenzione non era per forza un nemico o un guastafeste.
Si rese conto che, in fondo, quel poliziotto rappresentava piuttosto una parte di se stesso che lo aveva appena colto in flagrante delitto di “eccesso di velocità interiore”.
Andava troppo veloce semplicemente perché le sue idee erano coniugate al futuro e non al presente.
Con uno sforzo d’immaginazione, egli fece dunque di quel poliziotto un angelo incaricato di ricordargli che un “eccesso di velocità interiore” può.
uccidere, esattamente come una guida pericolosa.
Lo stress porta infatti al “surménage”, all’ipertensione e infine ad una crisi cardiaca che potrebbe rivelarsi l’ultima.
Sono ormai anni che è successo quest’incidente. Il mio amico non si è mai più fatto fermare da un poliziotto per eccesso di velocità.
Inoltre, ogni volta che tende a “vivere troppo veloce”, si ricorda di quella multa salata.
Poter trasformare le situazioni o le persone “che aggrediscono” in occasioni di riflessione e di pausa, è un’altra chiave essenziale per il controllo dello stress.
“11 mondo è un discorso che Dio tiene agli uomini”, diceva giustamente George Berkley, il famoso vescovo e filosofo irlandese del XVIII secolo.
Si tratta di saperlo leggere.
Imparate a vivere bene le vostre emozioni
Avete mai osservato un cane quando si aspetta dei rimproveri?
Ritira la coda tra le gambe, la testa tra le spalle, si abbassa fino a strisciare un po’, ecc.
Da parte nostra, quando temiamo una situazione minacciosa, tendiamo a incurvare la schiena, a contrarre le spalle, a far rientrare un po’ la testa tra le spalle, come se ci stessimo preparando ad affrontare con forza una tempesta.
Si tratta di quelle che si chiamano risposte corporee alle emozioni.
Certo, queste risposte variano, da una persona all’altra, a seconda delle emozioni vissute, ma davanti ad emozioni simili, la risposta corporea è spesso la stessa. Per convincervene, osservate un po· le persone del vostro ambiente.
Qualcuno arrabbiato, per esempio!
Se questa persona prova a contenere la sua rabbia, le sue mascelle si contrarranno all’istante, il suo corpo si raggomitolerà su se stesso, il suo viso si incupirà e cambierà colore.
Le emozioni troppo intense – e in particolare le emozioni negative – diventano spesso fonte di stress e, eventualmente, di malattia.
Proprio come lo stress, le emozioni possono dunque portare il corpo ad uno squilibrio.
Non c’è bisogno di dire che una pratica regolare di meditazione vi aiuterà anche a trovare una maggior costanza nell’umore.
Più avanti spiegheremo come impadronirsi dell’arte di trasformare i sentimenti negativi in forze creative.
Fatene una fonte di giovinezza
Precisiamo dunque: non si tratta di “eliminare” lo stress, ma di gestirlo correttamente o, se preferite, d’imparare a “cavalcarlo”, tenendo fermamente le redini per raggiungere I’ obiettivo.
Più saprete tollerare un alto livello di stress e dunque “restare in sella”, più andrete veloce e lontano.
È risaputo: più un cavaliere è esperto, più è capace di montare cavalli possenti e rapidi, che dei principianti non potrebbero controllare.
Lo stress è la forza vitale, la vostra energia vitale.
Non la uccidete con valium o prozac.
O ancora con una routine soporifera…
Utilizzate l’energia da stress per rendere dinamico il vostro ambito, per realizzare grandi cose o per uscire dai sentieri battuti.
Sappiate anche servirvene per non piegare la schiena di fronte alle prove che sono il destino di tutti.
Così Io stress diventerà una fonte di giovinezza anziché un acceleratore dell’invecchiamento.
Poiché crediamo che lo stress mal gestito sia una delle principali cause dell’invecchiamento prematuro, riparleremo di questo importante argomento sotto diversi aspetti nel corso di questo blog.
Riferimenti Bibliografici.
Boucher, F. e Binette, A., Bien vivte le stress, Editions de Mortagne, Montréal. – Deshimaru, Taìsen. Autobiographie d’un moine zen, Edition / Robert Laffont, Parts, 1977, p. 54. – Helitzer, Melvìn, Comedy Writing Seerets, Wrìters Digest Books, Cìncinnati, Ohio. 1987. – Stanké, Alain, Occesions de bonbeut, Editions internationales Alain Stanké, Montréal, 1993.