La respirazione polmonare è un’azione talmente naturale che si finisce col dimenticare che si sta respirando e, soprattutto, come si respira.
È un vero peccato perché la respirazione polmonare è un ottimo barometro delle condizioni interne e, come abbiamo appena visto, della salute. È possibile constatarlo da soli anche con la respirazione. Quando ci si sente sotto stress, provare a fermarsi 2 minuti e osservare il respiro, senza cercare di modificarlo. Si scoprirà sicuramente una respirazione polmonare superficiale, caotica e irregolare. Infatti, le persone stressate soffrono molto spesso oppressione respiratoria. Quando le condizioni di stress sono permanenti, la cattiva respirazione polmonare finisce con il diventare cronica e si instaura un circolo vizioso.
“Lo stress causa un’ iperventilazione respiratoria che, a sua volta, comporta una diminuzione del diossido di carbonio contenuto nel sangue che fa aumentare il pH. Quest’ultimo cambiamento provoca sensazioni fisiche spiacevoli (vertigini, visione confusa, formicolii alle estremità, tachicardia, nausea, difficoltà respiratorie). Tutto questo aumenta la paura che a sua volta aumenta la frequenza respiratoria e via di seguito”.(Sokoly, Catherine, ‘L’oxygène contre la”, L’Impatient, n° 116-117).A lungo andare i problemi d’ansia, ipertensione e irritabilità si instaurano in modo permanente. Per evitare di cadere in questa trappola esiste un trucco molto semplice da mettere in pratica senza ulteriori indugi: concedersi regolarmente delle pause respiratorie, a maggior ragione quando ci si sente sottoposti a stress.
1) Accantonare per qualche minuto le proprie attività e seguire attentamente il “suono ritmico” della respirazione polmonare.
2) Se è regolare, calmo e profondo è bene lasciarsi cullare da questo dolce “vai e vieni” Invece, se la respirazione polmonare è caotica, irregolare e affrettata è consigliabile cercare di rilassarsi mantenendo sempre coscienza del proprio respiro.
3) Si può visualizzare una scena tranquillizzante, pensare a un avvenimento felice, stiracchiarsi, sbadigliare, abbracciare un amico/un’amica, cantare… in breve, fare qualsiasi cosa per rilassarsi.
4) Man mano che la tensione si stempera si nota che la respirazione polmonare ritrova da sola una maggiore profondità e ampiezza, diventa più regolare e più armoniosa.
5) Se ci si abitua a disinnescare in questo modo le cattive abitudini respiratorie, a lungo andare si finisce con il migliorare sensibilmente il modo di respirare e, nello stesso tempo, la propria qualità di vita.
È evidente: la sigaretta sopprime la respirazione polmonare
È io provare a fare per divertimento, una piccola inchiesta: domandare ai fumatori che cosa pensano dei pericoli del fumo. Probabilmente ci si stupirà nel notare che, nonostante tutto ciò che è stato detto e scritto sull’argomento, vi sono ancora persone che negano (ebbene sì, negano) i pericoli del fumo. Questa non è certamente la nostra opinione. Tutte le ricerche mediche, tutti gli studi statistici lo dimostrano: il fumo è un nemico terribile della salute e, in particolare, dei polmoni.
Ad esempio, sapevate che…
– Anche se i sintomi d’astinenza che accompagnano la disassuefazione sono meno violenti la nicotina provoca uno stato di dipendenza intenso quanto quello dell’eroina.
– La nicotina è spesso utilizzata nella fabbricazione di insetticidi.
– Oltre alla nicotina, il tabacco contiene non meno di un centinaio di sostanze chimiche tra le più cancerogene.
– Il cancro ai polmoni rappresenta il 30% dei tumori mortali e, in oltre 1’80% dei casi il cancro si manifesta nei fumatori.
– E nota la principale conseguenza del fumo, che ha un effetto disastroso sulle vie respiratorie e i polmoni. Il cancro ai polmoni figura al primo posto tra le cause di decesso attribuibili al fumo. Ma non è il solo. Infatti, i tumori alla bocca, alla laringe, alla gola all’esofago, alla vescica e al pancreas sono molto più diffusi nei seguaci delle sigarette.
-In un solo anno, non meno di 500.000 persone nell’Unione Europea muoiono per le conseguenze del fumo.
– Secondo il Dr. Willian Shingleton del Cancer Center dell’Università Duke “Vivere con un fumatore può aumentare del 40% il rischio di un non fumatore”. Il rischio di sviluppare un cancro ai polmoni è ancora maggiore per i bambini e gli adolescenti che vivono insieme a un fumatore. Secondo un recente studio questo rischio aumenterebbe del 20%.
– Dal momento in cui si smette di fumare, il rischio di contrarre un tumore ai polmoni diminuisce sensibilmente. In molti casi le modifiche pre-cancerogene legate al fumo si riassorbono completamente.
-È provato che ogni sigaretta accorcia di 7 minuti l’aspettativa di vita. Se si “bruciano” 20 sigarette al giorno per tutta la vita, sono 5 o 6 anni di vita che se ne vanno in fumo. (“Mettre les points sur les “I. La Libre Belgique, sezione settimanale dal 30 maggio al 6 giugno 1995).
Ritrovare il fiato con la respirazione polmonare
Smettere di fumare significa senz’altro porre fine a una cattiva abitudine che uccide poco a poco, ma significa anche ritrovare la certezza di una vita più felice. E bene eliminare questa minaccia costante che plana sulla vita dei fumatori e la disturba con la consapevolezza di essere un elemento nocivo per la salute dei propri cari. Si pone fine anche all’alito cattivo dovuto alla sigaretta, ai denti macchiati di nicotina, agli alimenti senza sapore, all’odore del tabacco che maschera tutti i profumi, alla mancanza di fiato al minimo sforzo, ecc. Ci si sentirà indubbiamente più in forma di quanto non si sia stati per anni. E si può riscoprire una moltitudine di piaceri tanto preziosi quanto gratuiti: respirare a fondo, sentire, gustare con maggior acutezza, ecc. Senza contare l’immensa soddisfazione che si ha pieno diritto di provare per avere superato una dipendenza così tenace.
Inspirare bene e… via!
Come si è visto, gli approcci orientali (yoga, ecc.) Rappresentano una buona scuola per esplorare l’universo del respiro. Ma se non si è attratti in modo particolare dall’Oriente, è possibile prendersi cura dei propri polmoni in modo più “occidentale”. È bene dedicarsi, ad esempio, a esercizi dinamici come la corsa a piedi, il nuoto, la marcia sportiva, la danza, ecc. In pratica, a qualsiasi attività sportiva che faccia funzionare al massimo il cuore e i muscoli, obbligando così l’organismo a captare rapidamente ed efficacemente l’ossigeno contenuto nell’aria che si respira. Una ricerca di ampia portata, condotta su 17.755 uomini e durata 25 anni, ha dimostrato che negli uomini che avevano praticato più attività fisica il tasso di cancro ai polmoni era inferiore del 28% rispetto a quello dei sedentari. Questo studio ha dimostrato anche che la protezione conferita dall’esercizio fisico prevale sia nei fumatori sia in coloro che hanno un livello elevato di colesterolo.(Fonte: Istituto Nazionale del Cancro, Santé, ottobre 1995, p. 6). L’ideale sarebbe svolgere le proprie attività all’aria aperta, piuttosto che in uno spazio chiuso dove l’aria è a volte viziata. È meglio diffidare in modo particolare dei centri di benessere situati nel centro delle città: la ventilazione spesso inadeguata rischia di diminuire l’efficacia degli sforzi dell’attività fisica. Per trarre profitto da un’aria più salubre è bene dedicarsi all’attività fisica nelle prime ore della giornata: al mattino l’aria è sempre migliore rispetto alla sera. Questa precauzione è importante soprattutto per le attività fisiche intense, perché – durante lo sforzo fisico aumenta il flusso d’aria che passa attraverso i polmoni. Si assorbe quindi più ossigeno ma anche più impurità atmosferiche.
Qualche rimedio naturale per aiutare i polmoni.
L’echinacea è una delle piante consigliate più spesso per rinforzare le difese immunitarie. Quando la salute dei polmoni è in pericolo è bene ricorrere senza esitazioni a questa pianta. È efficace per combattere le infezioni batteriche di tipo virale o micotico che possono raggiungere i polmoni. Alcuni studi dimostrano che il succo puro d’echinacea é più efficace della pianta essiccata o della tintura. Comunque, in mancanza di succo, la tintura rimane un ottimo rimedio. Sebbene l’echinacea provochi molto raramente effetti secondari, è meglio farne un uso ciclico. Quando si prende il raffreddore o l’influenza è bene assumerla per qualche settimana quindi sospendere il trattamento.
– Anche la propoli, una resina prodotta dalle api per evitare che le malattie si propaghino nell’alveare, svolge un ruolo interessante nell’organismo. La sua azione antivirale e antibatterica aiuta il corpo a difendersi meglio in caso di contagio. Questa azione è dovuta principalmente all’alto contenuto di bioflavonoidi.(Bioflavonoidi: sostanze naturali presenti nella frutta e nella verdura la cui azione vitaminica integra quella della vitamina C.) La propoli ne contiene una quantità 500 volte superiore a quella dell’ arancia.
– Tra tutte le vitamine, la vitamina C è quella che offre la protezione migliore contro il raffreddore. Secondo Linus Pauling, autore del libroVitamine C and the Cold (La Vitamina C e il Raffreddore), l’assunzione quotidiana di vitamina C, in dosi dai 10 ai 40 g, a partire dalle prime avvisaglie di raffreddore, è sufficiente per una rapida guarigione.
– Per decongestionare i bronchi si consiglia di applicare 2 cataplasmi di semi di lino, uno sul petto e uno sulla schiena.
-Diverse ricerche americane dimostrano che il tè verde potrebbe diminuire i rischi di cancro ai polmoni. Per giungere a questa conclusione il Dr. Fung-Lung Chung, medico presso la Fondazione Americana per la Salute di New York, ha sottoposto alcuni topi a uno degli agenti cancerogeni della sigaretta. Ha poi somministrato il tè verde alla metà dei topi in esame. In questo gruppo la percentuale di cancro era inferiore del 45% rispetto a quello del gruppo campione.
Riferimenti bibliografici: Chevalier, Richard, “L’exercice un supermedicament”, Sante, Ottobre 1995 — Goiran. Roselyne.”Retrouvez vote soufle”, Top Santé, Giugno1991 — Munson. Marty. Yeykal Teresa, Iconis. Rosemary, “Lower Ground, a Higher Health”, Prevention, Agosto 1995 — Pauling, Linus, How to Live Longer and Feel Better, Avon Books, New York 1986 — Dictionnaire des secrets et meilleurs trucs de sante, Ed. Godefroy. La Ferrière-sur-Risle, 1991