Lo Zinco e Dna sono in simbiosi, zinco e proprietà sessuali è una soluzione.
Lo zinco testosterone un legame di ferro.
Zinco benefici sul Dna incredibili.
Che cos’è a far sì che lo zinco sia sotto tanti punti di vista necessario a una vastissima gamma di specie viventi?
Non si è ancora riusciti a dare una risposta esauriente a questa domanda, ma l’ipotesi più soddisfacente, anche se ancora da verificare, sta nelle ricerche attualmente svolte sul rapporto tra lo zinco e la sintesi del DNA.
In un articolo nel quale si riferiscono i risultati di un esperimento sui ratti, la Nutrition Reviews (luglio1969) conclude che le nuove scoperte di scienziati come U. Weser, D. Seeber e R. Wamecke confermano l’ipotesi formulata in precedenza che “lo zinco sia necessario in alcune fasi della sintesi del DNA, anche se rimane da stabilire quale sia precisamente la sua funzione”.
Zinco e Dna é il nostro amico? Certamente!
Il DNA (acido desossiribonucleico) è la sostanza caratteristica di ogni forma di vita, la sostanza che porta racchiuso in sé tutto il nostro patrimonio genetico, e che dirige l’attività di ogni cellula dell’organismo .
Se per la produzione di DNA è necessario lo zinco, allora ne segue inevitabilmente che questo minerale-traccia è implicato in ogni aspetto della salute di ogni essere vivente di questo mondo.

Zinco e Dna per il tuo testosterone.
ZINCO E DNA = Vita? PROBABILE!
Tutte quante le forme di vita contengono DNA”, ha affermato il dottor J. van Overbeek, direttore dell’Institute of Life Science della Texas A and M University, in occasione del congresso annuale dell’American Association for the Advancement of Science, nel dicembre del 1968.
“Per capire se qualcosa è vivente oppure no, il fattore determinante è la presenza del DNA”, proseguiva van Overbeek.
“Se da qualche pianeta ci verrà riportato del DNA, sapremo che in quel pianeta vi è vita … Il principio della vita è sempre il medesimo, che si tratti di un uomo, di un topo, dell’erba del nostro prato, di un pesce, di un batterio o addirittura di un virus”
Le molecole di DNA di tutte le specie viventi sono composte dagli identici elementi chimici, disposti secondo un identico schema.
Ad essere diverso da specie a specie è l’ordine in cui le parti componenti compaiono nella molecola.
Oltre a ciò, gli organismi più complessi ( come ad esempio i mammiferi) possiedono un numero di molecole di DNA maggiore di quello posseduto dalle specie inferiori.
Ma la scintilla della vita, il DNA come sostanza chimica, è sempre la stessa per tutte quante le specie.
Il DNA racchiude il codice genetico dell’individuo; i geni ( cioè le unità ereditarie) rappresentano infatti sezioni specifiche della molecola di DNA.
Presenti nell’unica cellula che rappresenta il risultato del concepimento (per metà provenienti dal padre, per metà dalla madre), le molecole di DNA (raggruppate nei cromosomi) contengono tutte le informazioni di cui vi è bisogno per regolare le reazioni chimiche nell’organismo nella crescita, nello sviluppo, nella creazione di nuove cellule, nella differenziazione e specializzazione delle cellule, e nella conservazione dello stato di salute.
Il DNA svolge 2 compiti fondamentali
l) Il DNA ha la capacità di sintetizzarsi da solo, e questa notevole caratteristica permette la formazione di nuove cellule e la crescita dell’organismo da struttura monocellulare a organizzazione comprendente un numero astronomico di cellule.
Perché nell’organismo si crei una nuova cellula, le molecole di DNA debbono innanzi tutto creare il proprio duplicato; è solo allora che la cellula si può dividere, formando due cellule, ciascuna delle quali racchiude l’intero codice genetico sotto la forma di molecole di DNA.
Durante lo sviluppo del feto e del bambino, la sintesi del DNA e la divisione cellulare avvengono in tutto l’organismo a una velocità fantastica.
Questo processo subisce un rallentamento una volta che l’individuo ha raggiunto la maturità, ma non si arresta mai dato che gran parte delle cellule dell’organismo debbono essere costantemente sostituite (basti pensare ai globuli rossi del sangue).
Complessivamente, noi perdiamo e sostituiamo circa 500 miliardi di cellule al giorno.
La sintesi del DNA è un presupposto essenziale di questa sostituzione.
Anche la nostra capacità di riparare i tessuti danneggiati dipende dalla fabbricazione di nuove cellule, e di conseguenza, dalla sintesi del DNA.
2) Mediante il codice genetico di cui è portatore, il DNA dirige la produzione delle proteine, che nella biochimica del1′ organismo rappresentano le sostanze catalizzatrici.
Per comprendere il ruolo essenziale delle proteine, si pensi che, per esempio, proteine sono anche gli enzimi, sostanze necessarie per accelerare le reazioni chimiche e per la costruzione dell’adipe, delle ossa e dei pigmenti; proteine sono gli anticorpi e l’interferone, sostanze indispensabili nella lotta alle infezioni.
Infine, sono gli ormoni, che regolano l’attività dei vari organi del corpo.
Le proteine rappresentano, insomma, la struttura portante dei processi che hanno luogo nell’organismo.
La struttura del DNA
La meccanica del modo in cui il DNA svolge le sue funzioni ( cioè l’autosintesi e la produzione delle proteine) diviene comprensibile quando consideriamo la struttura della molecola del DNA.
Si tratta infatti di una struttura a nastro, o meglio a scala, che si avvolge su se stessa come una scala a chiocciola.
Ciascuno dei “pioli” di questa scala si chiama nucleotide.
Le sostanze chimiche che entrano nella composizione di questi “pioli” sono solo quattro: adenina, timina, guanina e citosina.
Queste quattro sostanze, però, possono essere disposte secondo una infinita varietà di sequenze.
Nelle molecole di DNA presenti in ciascuna delle cellule dell’organismo umano vi sono cinque miliardi di nucleotidi.
La sequenza dei nucleotidi del DNA “spiega” alla cellula quali proteine deve produrre, ossia quali sono gli aminoacidi che essa deve raccogliere dal sangue, e in quale ordine essi debbono essere disposti per fabbricare una data proteina.
Come un codice Morse, il codice del DNA trasmette i suoi messaggi mediante il numero e l’ordine delle unità di base; le quattro sostanze chimiche che costituiscono i nucleotidi sono in questo senso paragonabili ai punti e alle linee dei messaggi in Morse.
Il DNA comunica e RNA lavora
Se è il DNA a fornire le istruzioni per la sintesi delle proteine, il lavoro vero e proprio viene svolto invece dall’ RNA (acido ribonucleico), sul quale il DNA imprime le istruzioni del caso.
DNA e RNA insieme costituiscono il gruppo degli acidi nucleici.
Nel caso della riproduzione, cioè del l’auto sintesi, la molecola di DNA si scinde verticalmente; le due metà della scala, insomma, si dividono.
A questo punto, ciascuna delle due metà della scala tr,H’ dalle sostanze presenti nella cellula gli elementi chimici necessari al completa mento dei “pioli” divisi a metà.
Ne segue che la sequenza dei nucleotidi, per quanto fantastico ne sia il numero, rimane assolutamente invariata.
Si può allora formare una nuova cellula.
È solo dal 1953, l’anno in cui è stata scoperta la struttura del DNA, che gli scienziati sono stati messi in grado di capire il modo in cui questa sostanza può riprodursi e trasportare con sé il codice genetico in ogni cellula dell’organismo. Com’è naturale, restano ancora molti fattori misteriosi.
Quello più sconcertante è la differenziazione delle cellule.
Se ogni cellula ha in sé tutto quanto il codice genetico, com’è possibile che una cellula renale sappia che non deve obbedire alle istruzioni relative, per esempio, a una cellula dell’epidermide?
Qual è il meccanismo che inibisce i messaggi inapplicabili?
Su questo problema si stanno attualmente svolgendo ricerche nei laboratori scientifici di tutto il mondo.
Anche se siamo ancora lontani dalla piena comprensione dei meccanismi dell’DNA, ne sappiamo già abbastanza da capire quanto gravi possano essere gli effetti di un qualsiasi errore nutrizionale che vada ad interferire con la sintesi del DNA. Quindi zinco e Dna la simbiosi è perfetta.
E sta oggi diventando sempre più evidente che la dieta dell’individuo medio, quasi sempre carente di alimenti ricchi di zinco, non può dare nessun affidamento se si vuole che il meccanismo di produzione del DNA funzioni come deve.